Confederazione generale del lavoro della Catalogna (CGT)
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A TUTTA LA CGT DELLA CATALOGNA
Contro ATUR, PRECARITÀ ED ESCLUSIONE SOCIALE:
LOTTA E MOBILITAZIONE
MANIFESTAZIONE, 10 da aprile a 11:30h,
Plaça de la Creu de Barberà, Sabadell
L'attuale crisi economica è una crisi del capitalismo. Non è solo una crisi finanziaria
originato da crediti di immondizia e speculazioni. È anche una crisi produttiva, cosa comporta
anche una crisi energetica ed ecologica derivata da un modello economico consumistico e predatorio
delle risorse naturali e delle persone. È anche una crisi alimentare derivante da un modello produttivo
su scala planetaria che condanna grandi masse della popolazione mondiale alla fame come pane quotidiano.
In Catalogna le conseguenze della crisi del capitalismo sono in atto da tempo
usi. Nell'ultimo anno e mezzo ERO, licenziamenti e mancato rinnovo di contratti
si sono verificati eventi temporanei (altri, alla Sony di Terrassa, ACC-Spagna i Essa Palau de
Sabadell, Ficosa de Rubí i Mollet). Come conseguenza, la disoccupazione è aumentata di mese in mese,
fino a superare il mese di febbraio l ' 597.000 persone, figura che assume 117.800 disoccupati più di
un anno fa e questo rappresenta più del 17% della popolazione attiva. In alcuni comuni del Vallès
occidentale, con Terrazza, La disoccupazione di Rubí e Ripollet supera già 18%, mentre a Badia del Vallès
fino a 23%. Più, i datori di lavoro hanno utilizzato la disoccupazione e la paura di perdere il lavoro per
tagliare i diritti dei lavoratori raggiunti dai lavoratori dopo anni di lotte:
i salari si bloccano, flessibilità ed estensione delle giornate, violazione degli accordi
collettivi, delle leggi di conciliazione familiare e salute sul lavoro, eccetera.
In questo contesto, i cosiddetti sindacati di maggioranza stanno negoziando con il governo e il
imprenditori, nel cosiddetto dialogo sociale, nuovi tagli ai diritti del lavoro di uomini e donne
lavoratori. Questi negoziati includono questioni importanti come la riduzione del prezzo di
licenziamento, l'estensione degli ETT, nuovi contratti precari per i giovani e la borsa di studio
dei pagamenti dei datori di lavoro alla previdenza sociale, tra dichiarazioni su
riduzione dei benefici. En paral.lel, il governo spagnolo, quasi segretamente e silenziosamente
dei sindacati di maggioranza, approvato il 31 di dicembre la legge 27/2009, che già ne introduce alcuni
di queste misure e impegna il governo a riformare i contratti di lavoro dei giovani,
come sostiene da tempo il datore di lavoro. Finalmente, uno degli altri tagli che sono stati sollevati e
sono ritardati in età pensionabile 67 anni e l'allungamento del
Periodo di contribuzione previdenziale necessario per poter ricevere un risarcimento.
Il governo, Oltretutto, dà la priorità al supporto aziendale con le sue politiche, con
sovvenzioni milionarie a banche e grandi aziende, mantenendo i servizi pubblici
saturo e insufficiente per soddisfare i bisogni di gran parte della popolazione, come sono i file
Salute, istruzione o alloggio. Politiche attuali di immigrazione e "cittadinanza", Oltretutto,
contribuiscono a dividere la classe operaia e ci privano del potere di rispondere ad esse
le aggressioni che subiamo dal Capitale.
È ora di porre fine a questa dinamica di collaborazione tra i datori di lavoro, il governo e il
sindacati di maggioranza, che serve solo a perpetuare il sistema capitalista e attaccare
direttamente contro le condizioni di vita dei lavoratori. CGT des
La Catalogna e vari movimenti sociali nella Vallès Occidental fanno le nostre proposte
per uscire dalla fossa in cui ci hanno versato i banchieri, speculatori, multinazionali e imprenditori,
con la complicità dei governi dell'epoca, cercando di distogliere l'attenzione con la loro
vergognosi casi di corruzione:
– Divisione del lavoro, andando verso il giorno di 35 ore, eliminando gli straordinari e garantendo
il recupero del potere d'acquisto perduto, con un salario minimo di 1.200 € e un reddito di base per
ai disoccupati.
– Sviluppo delle proprie politiche industriali, mentre si prepara il controllo sindacale del
multinazionali e avanzando in tecnologie pulite ed ecologiche.
– Uguali diritti per l'intera classe operaia, che abroga la legge sugli stranieri.
– Trasporto pubblico gratuito per i disoccupati, assunzione diretta di disoccupati da parte di
Consigli comunali nell'ambito dei piani del Fondo statale per gli investimenti locali e l'eliminazione dei subappalti in
lavori pubblici.
– Difesa dei servizi pubblici, garantire il diritto alla salute e all'istruzione gratuite e di qualità
per tutti.
– Eliminare gli interessi sui prestiti e garantire il controllo pubblico della banca, fermali
sfratti a persone che non possono pagare il mutuo, difendendo anche il diritto di
occupazione.
Lavoratori della Catalogna: la situazione ci costringe a restare svegli. Con il
ingiustizia, precarietà e sfruttamento non può esserci pace sociale. Solo con l'unità, la lotta,
auto-organizzazione e mobilitazione dei lavoratori, che siamo noi a generare ricchezza,
saremo in grado di uscire dalla crisi che risolverà i nostri problemi.
Di sabato 10 Aprile di 2010 a Sabadell è un giorno importante per dimostrare il
il nostro rifiuto delle conseguenze di questa crisi.
Ci resta solo una via, DIGNITÀ E LOTTA.
Andando allo sciopero generale.
Segreteria permanente Comitato confederale CGT Catalogna
Marzo di 2010