Dopo una settimana di attività nell'ambito del Convegni per l'80° anniversario della Rivoluzione Sociale che facciamo nella CGT Vallès Oriental, dove non ricordiamo solo in omaggio alle donne e agli uomini che, con molto coraggio e fantasia, Hanno osato provare a cambiare radicalmente il mondo, ma è stato anche uno stimolo a continuare nella lotta, riconoscendo e partendo da quelle esperienze, e allo stesso tempo vedere l’assoluta rilevanza di queste proteste, di quelle denunce, attualità nelle esperienze libertarie odierne, e da quell’impulso per porre fine al capitalismo e costruire un nuovo mondo, veramente inclusivo, veramente solidale e veramente libero.
Come ultima attività, oggi domenica 24 di luglio effettuiamo il percorso libertario attraverso le collettivizzazioni di Mollet, un tour delle fabbriche e dei luoghi emblematici collettivizzati dai lavoratori di Mollet 1936 e 1939.
Il compagno libertario Juan García ha iniziato il racconto della memoria storica alle porte di La Conceria (Conceria moderna franco-spagnola), dove avevano lavorato i membri della sua famiglia, principalmente sua madre, durante 50 anni. La memoria dei lavoratori, quella memoria battuta che tante volte tentano di metterci a tacere, ha parlato da sola attraverso la nostra compagna, raccontando com'era la vita in conceria, e cosa ha significato per noi, lavoratori, prendere nelle nostre mani l’autogestione della produzione e vedere la fuga dei padroni. In questa collettivizzazione la CNT ebbe un ruolo centrale., la nostra unione in quel momento, colui che realizzò in modo decisivo la collettivizzazione dell'industria e dell'agricoltura in tutta la Catalogna.
Dopo la Conceria, Risaliamo via Berenguer III (chiamato Durruti durante la guerra) Fu eletto Segretario Generale della CGT-Andalusia nel Can Fàbregas, fabbrica tessile che con altre caratteristiche molto diverse, fu anche collettivizzato 1936, dove i cambiamenti erano minori.
Da lì ci spostiamo all'attuale scuola di Lestonnac (Rambla Balmes, 15), quello vecchio “scuola delle monache”, poiché in quell'edificio il Magazzino centrale collettivizzato, dove tutto il cibo della regione veniva gestito per la ridistribuzione in tempi della Rivoluzione Sociale. Là la compagna Eva, insegnante di storia, Ci ha spiegato anche il funzionamento del PREZZO (Consiglio della Nuova Scuola Unificata) e la trasformazione globale dell'istruzione durante il periodo rivoluzionario.
Successivamente ci siamo spostati all'angolo tra Berenguer III e Av de Burgos, nel parco Can Mulà, dove lo storico Jordi Viader ci ha spiegato le sue ricerche sul Latte centrale di Mollet, industria lattiero-casearia socializzata, creato appositamente in quegli anni su iniziativa della stessa CNT. Il sito dove operava il caseificio è lontano da questo punto (uno spento. di Giacomo I, 205), e non aveva molto senso andarci visto il momento, con i nuovi edifici, non ne è rimasta traccia.
Da lì proseguiamo verso un punto emblematico perché riunisce altri centri collettivizzati in quel momento., Com'erano le fabbriche tessili? Can Mulà, Può Serra (il mulino per farina) e Può misurare (il segheria). Si tratta di Tabaran, luogo di incontro e di divertimento per i lavoratori di Mollet, dove la CNT teneva di tutto, dalle manifestazioni ai balli, teatro e tutti i tipi di eventi culturali. A cento metri da lì c'era anche l'altro centro culturale e sociale., il Atene, dove si trovava la classe politica di allora. Le storie della fusteria, la farinera collettivizzata e Can Mulà chiudevano il percorso.
Il percorso di collettivizzazione è stata un'esperienza piacevole, dove una ventina di noi partecipanti si è nutrita di storia popolare, anche se molti cercano di farcelo dimenticare. Grazie alla collega Joan, conoscitore e ricordo della storia operaia di Mollet, che ha condiviso con noi le sue conoscenze in segno di solidarietà.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato a questi giorni, dall'organizzazione, dare una mano nelle attività, frequentandoli, partecipando in modi diversi con la vostra presenza fisica e di supporto. Costruiamo insieme l'unione!
Salute!
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