agosto 302024
 

Comunicat del Secretariat Permanent de la CGT del Vallès Oriental davant dels fets succeïts a la Festa Major de Granollers:

Des d’aquest Secretariat Permanent volem manifestar el nostre suport i solidaritat a la Colla dels Blaus davant dels atacs que estan rebent per la realització d’un tallercòctels molotovs”. Una activitat en un context de Festa Major i sàtira on la llibertat d’expressió no hauria de ser cap problema.

Doncs bé, a partir de la denúncia de diferentssindicatspolicials s’estan obrint investigacions per part de la Fiscalia per identificar menorsi s’està posant en qüestió poder criticar, fer sàtira envers dels cossos armats de l’estat (policia, exèrcit…eccetera).

Aquestes actuacions ens demostren que no val abaixar la guàrdia en la defensa dels drets i les llibertats.

luglio 022024
 

Se disprezzi “il giovane”, “lei” o “l’altro” non sei il benvenuto nella Confederazione.

[Saranno solo poche brevi righe]

Tutto è iniziato nel XV secolo (Sì, più o meno con la famosa “scoperta” dell’America).

“Tutto” era la globalizzazione del saccheggio, estorsione, robot, sfruttamento, schiavitù, violazioni, omicidi, distruzione delle identità culturali da raggiungere [LI AMIAMO] oro e beni.

Gli inizi dell’accumulazione originaria precapitalista: America, Asia, Oceania, Africa…

Per raggiungere questo obiettivo, affamato, tasse e gettarono la gente comune dell'antico Regno di Castiglia nella miseria secolare, Ecco perché oggi è "vuoto".

[Lo stesso che i loro omonimi hanno per la gente comune della Francia, Portogallo, Belgio, Inghilterra, Paesi Bassi, Russia, Cina, Giappone, U.S.A…].

Dopo la seconda guerra mondialeQuello non era più civilizzato” e lo hanno dimostrato, dall'umanesimo li hanno liberati: ma sotto forma di Stati capitalisti occidentali, favorendo le minoranze sottomesse e mantenendo il controllo delle miniere e delle piantagioni [Imperialismo economico]. Ancora povertà e fame per la gente comune di quelle latitudini.

Quasi nessuno vuole fuggire dalla propria terra, la “piccola patria”, se non spinto dalla fame e dalla disperazione.

Che in Catalogna questa non è una novità, nasi! (Da tutte le contee dell'interno, legioni di eredi di Terrace, Sabadell, Baix Llobregat, Besòs e Barcellona).

Questo in Spagna non è una novità, naso! (Da tutti i posti alle caserme di Barcellona, Bilbao, Madrid, Valenza, Siviglia…).

Gli imbecilli li disprezzavano: pecari, pallet, cretini…

Disprezzavano l’“alterità”, l'ultimo ad arrivare:

  • Il “fuori”.

  • Il “nuovo o l’apprendista” in fabbrica.

nel profondo, il germe meschino e codardo dell'odio del diverso.

Dietro “loro e loro” c’era solo nostalgia, fame e povertà.

Molte persone hanno mostrato ospitalità nei loro confronti. Hanno dimostrato ampiamente la loro gratitudine..

DISPREZZARE “L’ALTRO” di per sé, ES MISERABILE!

Cosa erano gli “spagnoli”? Che i "primi" fossero catalani??

Noi anarcosindacalisti non abbiamo patria. Sì, identità sociali e culturali diverse che ci arricchiscono e ci uniscono nella solidarietà con tutte le persone. [i padroni e i loro lacchè non sono persone].

Che gli stranieri rubano?

E' una bugia. La stragrande maggioranza delle persone “straniere” cerca lavoro e dignità nella propria vita.

In ogni caso, una minoranza di povera gente rubano o sono incivili. La stragrande maggioranza delle persone in situazioni precarie soffre passivamente e altruisticamente delle proprie disgrazie..

UN'ALTRA COSA È CHE I CRETINI RISOLVONO SOLO QUANDO IL COLORE DELLA PELLE È DIVERSO (o che trovino il vandalismo o il crimine da parte dei loro presunti connazionali “nativi” come una cosa “normale”.. Per farlo psicanalizzare)

Spogliare le persone della loro dignità, privandoli del diritto di essere conosciuti con il loro nome e stigmatizzandoli come “immigrati” o “criminali” in base al loro luogo di nascita, solo gli sciocchi lo fanno.

Quelli e quelli (lo erano in modo schiacciante quelli) Si, hanno rubato e rubano con mani piene di sudore. IL NOSTRO lavoro e le NOSTRE tasse la fanno da PADRONI:

sì, colpevoli di tutto a partire dal XV secolo e che il popolo meschino non manca di linguaggio per adulare pedissequamente.

È necessario ricordare che lo “Scudo Sociale: formazione scolastica, sanità pubblica, coesione sociale…” che nasce dalle nostre tasse è stato creato con l’obiettivo di compensare ed evitare situazioni di estrema povertà, non per alimentare i “morsi” degli Imprenditori e dei Politici che tutti abbiamo in mente.

Forse il lavoratore xenofobo è davvero preoccupato che alcuni degli “altri” possano avere gli stessi diritti e, attraverso il proprio sforzo, superarli sulla “scala sociale” mettendone a nudo la vergogna e l’inettitudine.

L’Istituto Nazionale di Statistica ci offre alcune piramidi della popolazione molto grafiche [Catalogna e Stato di Spagna, come campione].

 

Piramidi della popolazione della Catalogna e della Spagna, 2022 [fonte: INE]

I dati si riferiscono alla popolazione residente anagrafica. La stessa fonte ci mostra in entrambi i casi una tendenza dilagante all'invecchiamento. (popolazione in pensione o da frequentare in un breve futuro), tassi di natalità molto bassi (sicuramente lo sarebbero ancora di più senza contare sugli “altri”, fino alle seconde generazioni), crescita vegetativa (nascite meno morti) crescita reale negativa e positiva della popolazione come conseguenza del processo di immigrazione (giovani e con un tasso di fertilità più elevato rispetto a, Fuggendo dalla miseria, cercano un lavoro per dare dignità alla loro famiglia e alla loro vita.. Ci suona familiare??).

Il contesto sociale e demografico è allarmante, Sì.

Se eliminiamo le manovre di distrazione i responsabili sono chiari.. E per lo più hanno il Pedigree di molti più di 8 cognomi aristocratici e borghesi: SACCHEGGIO A PIENONE DAL XV SECOLO.

Uno studio economico stabilisce che sarebbe necessario il Prodotto Interno Lordo (PIL) durante 1.000 anni di tutti gli Stati partecipanti ai processi coloniali per “risarcire o restituire” i danni causati ai territori e alle società colonizzate.

Il dolore causato dagli stupri e dalle torture è già irreparabile, così come l’annientamento culturale delle loro identità.

Anche all’equilibrio della Madre Terra, il “nostro” Pianeta.

Con ogni probabilità, le società culturalmente omogenee semplificano la convivenza. Anche quello ASSOLUTAMENTE OMOGENEO IN TERMINI DI CLASSE SOCIALE EMANCIPATA, ANCORA DI PIÙ (un mondo senza oligarchi e senza borghesia sfruttatrice, senza potere).

I lavoratori xenofobi devono urgentemente cambiare focus e andare alla radice del problema: la sua sottomissione al Maestro e la sua mentalità (anche il pensiero li ha addomesticati). Una volta ricostruita la propria coscienza autonoma, esigere che dedichino i loro milioni per ripagare il male fatto con orgoglio dalle loro famiglie e dai “loro”, affinché “gli altri” possano ritornare alle loro terre e città con la garanzia di una vita dignitosa. Quelli che vogliono, Ovviamente.

Se disprezzi “il giovane”, “lei” o “l’altro” non sei il benvenuto nella Confederazione.

ottobre 282023
 

Venerdì. sera d'autunno. Girona. Un autobus parte dal Passeig d'Olot.
Questo si fermerà ancora a Mollet del Vallès e Sabadell.

Sarà pieno di persone che, esausto dalla settimana lavorativa, vanno oltre e questo fine settimana viaggeranno 500 chilometri da Madrid per chiedere la fine dell’inflazione speculativa dei prezzi e azioni preventive per mantenere la sanità pubblica universale e le pensioni di anzianità nel prossimo e lontano futuro. La cosa scalda anche i colleghi assediati. E vera democrazia.

Alcuni viaggiatori hanno appena piegato il file “curro”.
Sarà un viaggio lungo e insonne. Gli altri compagni di classe questa volta non hanno potuto partecipare. Dopo, un noioso ritorno a casa.

E così da molte parti del territorio peninsulare. Durante una pausa del viaggio incontrano i colleghi di Rubí. Anche da Valencia.

A volte è il momento di rimboccarsi davvero le maniche, perché la Causa lo merita bene.
Oggi è uno. Molto probabilmente ce ne saranno molti altri.

La fatica del viaggio si fa sentire e il corteo fatica a seguire i canti, slogan e balli durante la manifestazione.
Ne vale la pena. Eccoli. Un granello di sabbia.
L’atmosfera è di umiltà e fraternità altruistica. Questo è importante!

A tutti coloro che dedicano la propria vita a cause nobili!

AMMIREVOLE!

 

 

mar 072023
 

CGT agisce a Barcellona per commemorare il centenario dell'assassinio di Salvador Segui, "Il ragazzo dello zucchero" 1923-2023 dai sicari dei padroni e dalla collusione della borghesia catalana e dei poteri dello Stato

Salvador Seguí i Rubinat era un militante anarco-sindacalista, operaio e pittore del 12 anni. Seguace della scuola moderna di Ferrer i Guardia e autodidatta. Partecipò attivamente allo Sciopero Generale del 1902, la costituzione di Solidaridad Obrera in 1907, la tragica settimana in 1909, Per saperne di più

settembre 102020
 
Campo profughi di Moria

Dalla Confederazione Generale del Lavoro vogliamo mostrare il nostro totale sostegno e solidarietà a tutti i rifugiati di Moria, sull'isola greca di Lesbo, che hanno dovuto essere evacuati a causa degli incendi che hanno distrutto il campo profughi dove vivevano male da quando erano arrivati ​​sull'isola dopo essere fuggiti dai paesi di origine.

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Jun 022020
 
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Oggi 02 di giugno la società Ramcon S.A ha comunicato il licenziamento della nostra collega Isabel, membro attivo della nostra sezione sindacale, Il motivo di detto licenziamento è un'intervista che il collega ha rilasciato alla televisione di Vallès Visió dopo aver contattato questo mezzo con il nostro collega. Da questo sindacato vogliamo denunciare l'azienda e il Consiglio Comunale quali esecutori testamentari di un chiaro esempio di REPRESSIONE DELL'UNIONE.

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luglio 152018
 

Convocatoria de concentración en apoyo a las compañeras de @CGTlittlebuddha

Giorno: 17 di luglio
Tempo: 11:00 
Posto: Juzgado Social-Gran via de les Corts, 111 Barcellona

El grupo de diseño Little buddha situado en el barrio del Poblenou (Barcellona)  ha demandado a dos de sus trabajadoras, miembros de la sección sindical CGT en la empresa, por vulneración de derechos fundamentales.

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mar 012018
 

Stop repressió!

Aquest matí del dimarts 27 de febrer estava prevista una roda de premsa prèvia a acompanyar a l’Ermengol i a dues companyes més fins a la fiscalia superior de Catalunya per fer front a l’ordre de recerca i captura pels fets relacionats amb l’ocupació del Rectorat de la UAB a l’abril de l’2013. Finalment la roda de premsa no es va fer i l’Ermen i la companya Bàrbara van ser detinguts a la fiscalia i traslladats a la comissaria dels mossos d’esquadra de les Corts per ser posats a disposició del jutjat. Continua a leggere »

Jan 242018
 

 

DA QUANDO È NATA LA SEZIONE UNIONE DELLA CGT NEL PICCOLO BUDDHA, A LUGLIO 2017, NON ABBIAMO SMESSO DI RICEVERE PRESSIONI VERSO I NOSTRI DIRITTI SINDACALI.

 

 

ALLA REPRESSIONE LAVORATIVA CHE DUE ISCRITTI DELLA SEZIONE HANNO SUBITO IN PRECEDENZA.

 

 

 

 

 

 

Fino ad oggi abbiamo sofferto:

-Sospensioni di 60 giorni di lavoro e retribuzione dovuti all'esistenza di una sezione account Twitter e all'utilizzo di haghtag pubblici che l'azienda considera propri (atti che la società considera come “ostili”).

-Richiesta di 150.061,27 € per l'attività su Twitter della sezione sindacale e perché l'azienda ritiene che lo vogliamo “industrioso” nel tuo nome.

-Sospensione di 60  giornate di lavoro e retribuzione per provvedimenti disciplinari senza giustificazione oggettiva e ragionevole nei confronti di un iscritto alla sezione sindacale. Tra loro per aver sostenuto lo sciopero dell'8 novembre e aver assistito il medico durante l'orario di lavoro per un controllo di gravidanza, presunto danno all'organizzazione aziendale.

-15 giorni di sospensione per la raccolta di informazioni sulla Lipoatrofia in relazione alla gravidanza.

-Degrado del nostro lavoro svolgendo compiti di categoria inferiore, togliendo ogni tipo di accesso ai compiti di quasi 10 anni di lavoro.

-Non lo sappiamoReccuna volta  come sezione sindacale eSe ci avverte che non possiamo distribuire informazioni ai lavoratori all'ingresso dell'azienda durante le ore non lavorative senza previa comunicazione.

Se ci ha comunicato attivamente e passivamente che VOGLIAMO FUORI DALL'AZIENDA, si ritiene che creiamo un cattivo ambiente e non siamo leali, insieme a comportamenti abusivi volti a degradare professionalmente e psicologicamente. Sembra che non facendoci lasciare volontariamente il posto di lavoro per esaurimento si crei un licenziamento che non comporta alcun costo per l'azienda..

DALLA SEZIONE SINDACALE DELLA CGT CHIEDIAMO IL RITIRO IMMEDIATO DI TUTTE LE SANZIONI E I RECLAMI CONTRO I MEMBRI DI QUESTA SEZIONE.

 

ABBIAMO BISOGNO DEL TUO SUPPORTO! PER FARCI SAPERE CHE NON SIAMO SOLI E NON PENSIAMO A RINUNCIARE AI NOSTRI DIRITTI SINDACALI E DEL LAVORO

VIENI ALLA CONCENTRAZIONE DEL PROSSIMO:

6 DA FEBBRAIO AL 08:30SONO

PICCOLO BUDDHA CGT

 COLLINE 146-148

(METRO LLACUNA)

 

seguici su @cgtlittlebuddha

*Per questo ci hanno sospeso 60 giorni senza retribuzione, né lavoro. E ci hanno querelato per 150.061,27 euro

Jan 082018
 

             

Ahir diumenge 7 de gener els Mossos d’Esquadra van detenir al Carles D., antic estudiant de la UAB i una de les persones encausades en el cas conegut com “27 i més”. Recordem que el cas dels “27 i més” va iniciar arran de diverses denúncies de l’anterior equip de govern de la UAB contra 25 (ara antics) estudiants i dos treballadors, un PAS i un PDI, que havien sigut actius en les protestes universitàries dels cursos 2011-2012 io 2012-2013 contra l’increment de les matrícules, els acomiadaments de professorat, les retallades i les privatitzacions. Unes denúncies que van comportar que la fiscalia, recollint el relat presentat per l’aleshores rectorsecretària general i vicerectora d’estudiants, estigui demanant penes de presó d’entre 11 io 14 anys per a cada encausat/da, a banda de 5 anys d’allunyament de la UAB, multes de 9.500 € i una responsabilitat civil que finalment han rebaixat a 14.000 €.Com a resultat d’això ahir, possiblement per primera vegada a la història de la UAB, un (ex)estudiant va ser detingut per lapolicia després d’una denúncia feta per motius polítics per la pròpia universitat. Una imatge que ens remet, directament, al franquisme.

Els darrers mesos hem tornat a sentir a parlar de presos i preses polítiques. I hem vist com una repressió que mai havia acabat de marxar torna a estar a l’ordre del dia. Ahir en vam viure un altre capítol que, tot indica, tot just ha començat. I aquest cop ens afecta directament, perquè es tracta d’un procés endegat per qui, en teoria, hauria de representar el conjunt de la comunitat universitària com és l’Equip de Govern. Ens pertoca, pertanto, ser actius i actives per intentar frenar una nova barbaritat del sistema judicial de l’Estat espanyol.

És per això que demanem al conjunt de la comunitat universitària de la UAB que estigueu atents i atentes a les convocatòries que vagin sortint del grup d’encausats/des (Més informació aquí) Però també emplacem a l’actual equip de govern a ser valent i a comprometre’s de manera clara i inequívoca amb la defensa de la llibertat també al nostre campus. Som conscients/es que aquesta és una situació que han rebut en herència de l’equip de Ferran Sancho. També som conscients/es que han enretirat la seva acusació particular de l’àmbit penal (no deixa de ser curiós que l’anterior equip sempre va negar que hagués formulat mai cap denúncia) i que han rebaixat la petició de responsabilitat civil. Però tot això no és suficient per desactivar una acció judicial que pot portar a la presó a25 ex estudiants, un tècnic i un professor de la UAB. Emplacem directament a la rectora a:

 

  1. Retirar del tot la demanda de responsabilitat civil per uns actes que es van dur a terme en el marc de protestes universitàries
  2. Contribuir activament a desmuntar, des de la UAB, les falsedats que en nom de la mateixa UAB es van dir davant de la policia i del jutge i que incriminen les 27 persones encausades.

No només no volem ser còmplices de cap empresonament per causes polítiques a la UAB, sinó que ho volem revertir. I la rectora, en honor a la història de lluita que ella mateixa reivindica, n’ha de ser un agent actiu. Li demanem que concreti en fets les seves paraules.

Secció sindical de CGT-UAB

https://cgtuab.wordpress.com/

 

ottobre 152017
 

LA SEZIONE UNIONARIA DELLA CGT IN FCC LOGÍSTICA VINCE LA PROVA,

El proper dimecres 18 d’Octubre es produirà la conciliació entre la nostra companya Marta i l’empresa de disseny gràfic Little Buddha.

Des de que el passat mes de juliol es va constituir la secció sindical en aquesta empresa, sembla que aquesta no es va prendre gens bé que les companyes decidissin organitzar-se.

In questo modo, il passato 11 d’agost l’empresa va posar una sanció per escrit contra la nostra companya Marta (delegada sindical de la secció) per tenir un compte de twitter de la secció sindical @CGTlittlebuddha, ja que l’empresa acusava a la companya d’apropiar-se del nom comercial de l’empresa o d’utilitzar hastags associats a l’empresa com #ommm (que recordem són publics), a més de demanar que les companyes destrueixin la samarreta que han realitzat per donar-se a conèixer entre les treballadores.

Us demanem el vostre suport, perquè l’empresa visualitzi que si ens toquen a una, ens toquen a totes!!

Us necessitem (quan i on):

Dimecres 18 d’Octubre, alle 11:30

al Departament de Treball (C/ Albareda 2)

Prou repressió sindical i laboral a Little Buddha ni enlloc!

-Secció sindical de la CGT a Little Buddha-

 

settembre 202017
 

Fem front a l’escalada repressiva fascista que ha activat l’estat espanyol en Catalunya. La repressió des de la CGT anarcosindicalista l’hem viscuda de sempre, no és cap novetat. En tot cas ara la novetat és per a la burgesia, tot comptant que ells amb la seva classe política la vénen aplicant de sempre contra nosaltres.

Arribats aquest punt però, ho tenim clar, sempre lluitarem per la defensa dels drets i llibertats i contra l’opressió del règim capitalista i de l’estat, sigui quina sigui la seva bandera. Més enllà del conflicte entre dos estats, l’un en franca decadència, i l’altre volent sorgir, nosaltres estem junt al poble i la classe treballadora.

Prou repressió, peró no només ara!!
Prou repressió ara i sempre!!

CGT Vallès Oriental
c / Francesc Macià 51, Mollet del Vallès
Perdita: 93 593 1545 / 625 373332
e-mail: cgt.mollet.vo@gmail.com
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settembre 152017
 

Comunicat del Secretariat Permanent de la CGT de Catalunya

Davant els episodis repressius com ara escorcolls a mitjans de comunicació, limitacions a la llibertat d’expressió, de reunió, suspensions o limitacions de drets i cites judicials amb amenaça d’arrest, des de la CGT de Catalunya volem manifestar que:

1.- Tot i que la convocatòria de referèndum per al dia 1 d’octubre dista del que considerem un procés d’autodeterminació complet, des de la nostra organització considerem intolerable la resposta autoritària que des del govern central i les administracions de l’Estat s’hi dóna.

2.- Ens preocupa i ens alarmem que l’escalada repressiva que estem vivint aquests dies i que previsiblement s’accentuarà en les pròximes jornades consolidarà una retallada dels espais de participació col·lectiva. I ens amoïna també que, a banda del referèndum de l’1-O, aquesta regressió té continuïtat en altres àmbits, com el món del treball i altres lluites socials i ciutadanes. Històricament, quan les actituds feixistes entren per la porta, mai surten si no se les expulsa.

3.- Des de la CGT de Catalunya manifestem el nostre compromís amb la defensa activa de la llibertat i contra qualsevol forma de repressió estatal. Fem una crida als nostres afiliats i afiliades i a les nostres seccions sindicals a portar a la pràctica aquests principis, al carrer i on calgui, contra la repressió i en defensa d’uns drets i llibertats que no ens deixarem prendre.

Segretariato Permanente del Comitato Confederale della CGT della Catalogna
15 di settembre del 2017

http://cgtcatalunya.cat/spip.php?article12603

Jun 092017
 

El extraño caso de la organización terrorista anarquista sin terroristas ni organización.

El reciente archivo del caso Pandora pone en tela de juicio las macrooperaciones de los Mossos, Guardia Civil y Policía Nacional para desactivar una presunta organización terrorista anarquista.

Esclarecedor artículo publicado estos días:

http://www.publico.es/sociedad/extrano-caso-organizacion-terrorista-anarquista.html
 

mar 152017
 

Sfratto di Ca l'Enkant, di Granollers

Questa mattina il Centro sociale Okupat Ca l'Enkant è stato sgomberato, di Granollers, con un ampio dispiegamento della polizia antisommossa e anche delle auto della polizia locale di Granollers.

L'ultimo venerdì 3 Marzo siamo stati convocati come CGT Vallès Oriental, insieme ad altre organizzazioni, dove i membri del collettivo ci hanno spiegato il progetto di autogestione di Ca l'Enkant, uno spazio aperto dove tutti quei collettivi potrebbero essere ospitati, organizzazioni sindacali, politica, eccetera. e individui che sono nella lotta per il cambiamento sociale e contro questo sistema capitalista di sfruttamento.

Con tutte le difficoltà del caso, a cominciare dalla pressione che aveva già cominciato a esercitare le forze del disordine stabilito, Questo giovane di Granollerina aveva cominciato a camminare e costruire altri modi di lotta per cambiare il sistema, toccando uno di quei sacri recinti del Potere: Proprietà privata.

Oltre lo sfratto di oggi, il tessuto ha già iniziato a costruire, i legami dureranno e cercheranno nuovi spazi, perché il primo spazio che era già stato conquistato in quell'azione, era lo spazio delle mentalità, era verificare che le proprietà capitaliste inutili possano essere rese collettive e dare loro un'utilità sociale. Quello che apparentemente era solo un esperimento, può essere una pennellata di realtà, questa realtà dell'occupazione spaziale, del riutilizzo di edifici privati ​​dismessi, con uno scopo sociale, culturale e trasformativo.

Il Centro sociale occupato di Can L’Enkant è un germe, è un inizio, perché nel prossimo crollo di questo sistema, non tutta la polizia antisommossa del mondo li raggiungerà per fermare la volontà popolare, il desiderio di libertà, uguaglianza e autogestione sociale.

CGT Vallès Oriental
c / Francesc Macià 51, Mollet del Vallès
Perdita: 93 593 1545 / 625 373332
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Comunicato stampa di Ca l'Enkant Granollers
[15/03/2017, 13:40h]

Oggi a 6 al mattino pochi 20 brimos è venuto da Sabadell per sfrattare il 15 persone che all'epoca erano a Ca l'Enkant. Lo hanno fatto usando la forza, disprezzo e imponente paura. Ma soprattutto, lo hanno fatto con la complicità di l’Consiglio comunale di Granollers che in ogni momento sapeva cosa sarebbe successo. Per tutto questo ci riuniamo oggi alle 19h un raduno in Plaza de la Porxada a Granollers, denunciare l'abuso di potere da parte del capitale, che in ogni momento ha avuto la magistratura dalla sua parte, violare i diritti delle persone che facevano parte del CSO, e con l'assoluta complicità del consiglio comunale. Volevano seppellirci, ma allora non sapevano che lo fossimo #JoTambéEnkantoGranollers

AuctionGranollers [fb]
#JoTambéEnkantoGranollers

 

dicembre 282016
 

marxa 31 dec 2016XX Marxa contra les presons i en solidaritat amb les persones preses

Dissabte 31 di dicembre di 2016 a Barcellona

  • 11.30 h Marxa a la presó de dones de Wad-Ras
    C/ Doctor Trueta 76-98, Metro Bogatell L4
    Hi haurà esmorzar vegà i emissió en directe, porta la teva ràdio per amplificar el so!
  • 17.00 h Concentració davant el CIE Zona Franca
    C/ E, quedem a les 16.30 h a la parada del Bus 109 de pl. Espanya
    Porta coses per fer soroll!
  • 23.00 h Marxa de torxes a la Presó Model
    C/ Entença 55, Metro Entença L5

Comencem l’any manifestant-nos per la llibertat!

A terra els murs de les presons!

https://marxapresonsbcn.noblogs.org

il 31 di dicembre, a Barcellona, i a moltes altres ciutats del món, vivim el cap d’any d’una manera diferent.

Durant 20 anys ens hem acostat a la presó de dones de Wad-Ras, al CIE de Zona Franca i a la vella presó Model per llençar la nostra veu cap a aquelles persones que hi estan tancades i aquelles que les mantenen a dins.

“Perquè feu tot això si no serveix de res? Les presons han existit sempre!
Si no hi fossin, els lladres, assassins i violadors, camparien pel món sense el càstig que es mereixen, oi?"

Ens diuen que la llei és igual per totes però el 80% de la població reclusa ho està per motius relacionats amb les desigualtats socials i la propietat privada, i el 99% pertany a les classes populars.

Ens diuen que a la presó hi va qui ha fet alguna cosa dolenta però l’estat espanyol té un dels indexos de presos més alts d’Europa. tuttavia, té una de les menors tases de delinquência en el continent. Li sumem la llei mordassa?

Mentrestant…
Els veritables lladres treballen a bancs i empreses.
Els veritales assassins patrullen impunement les nostes ciutats.
Els violadors se’ls perdona i es qüestiona a les víctimes.

La presó és una arma dels rics i poderosos contra les pobres i dissidents!

Per una societat sense explotadors ni explotats, per una societat sense agresors ni víctimes, per un futur sense poderesos ni repressió.

Caminem juntes contra la presó!

 

 

dicembre 032016
 

cgt-lola-gutierrez-pranzo-20161205Lunedì CONCENTRAZIONE 5/12 presso il consolato greco
con Freixa, 6 Barcellona (FCG La Bonanova) alle 10:00
#LolaLiberty SOLIDARIETÀ! SOLIDARIETÀ!

Il nostro collega della CGT, Lola Gutiérrez, È detenuta in Grecia da domenica scorsa 27 novembre, dopo il suo arresto all'aeroporto di Atene, accusato di aver aiutato un rifugiato curdo a fuggire dalla guerra e, probabilmente, di morte.
Celebriamo il fatto che ci siano persone che, grazie al loro coinvolgimento attivo di fronte all'ingiustizia, agiscono sul campo, rischiando la propria vita e la propria libertà. Si scopre che il nostro collega è una di quelle tante persone solidali e generose che hanno il coraggio di affrontare regimi repressivi come quello greco., paese in cui resta detenuta in quanto considerata nemica dello Stato e verrà rilasciata solo quando sarà estradata e arriverà a Barcellona.

Gli accordi dell’Unione Europea con la Turchia per fare da parapetto agli immigrati e il trattamento umiliante in Europa di chi fugge dalla fame, guerre e morte, non può avere altra risposta che quella di disobbedire a tutte le leggi che impediscono di salvare le persone in cerca di rifugio, attraverso azioni che aiutano tutti coloro che vogliono continuare ad avere un futuro.

Clandestini e criminali fanno parte dei governi dei paesi che hanno promesso aiuti e praticano il ritorno immediato o la detenzione degli immigrati. Ricordiamo ancora le foto imbarazzanti dei leader europei e le loro promesse di aiuto ai rifugiati.
Dalla CGT continueremo a reclamare la libertà della nostra collega Lola Gutiérrez, lo vogliamo a Barcellona ORA, e non abbiamo scuse per un governo greco “progressista” che imprigiona coloro che sono solidali con i più svantaggiati..

ESSERE SOLIDALI NON È UN REATO
LIBERTÀ PER LOLA GUTIERREZ E GLI ALTRI DETENUTI
CHE LOTTA CONTRO L'INGIUSTIZIA E PER LA LIBERTÀ

 

CGT Barcelona
http://www.cgtbarcelona.org/content/solidaritat-lola-llibertat

settembre 192016
 

mani-sorpresa-11-14-anys-pressoAlcuni 500 persone alla dimostrazione a sorpresa della CGT su 15 Settembre a Barcellona, dal Paral·lel a Plaça de Sant Jaume, passando per Ramblas e Ferran, in solidarietà con gli imputati nel caso 27i + per difendere l'università pubblica, tra loro Ermengol Gassiot, Segretario generale della CGT Catalunya.

La CGT si manifesta di sorpresa contro la causa che la colpisce 27 persone della UAB

Il sindacato concentra quasi mezzo migliaio di membri nel centro di Barcellona in difesa dell'università pubblica e di qualità

La Confederazione Generale del Lavoro (CGT) ne ha convocati alcuni 450 affiliati e sostenitori in una manifestazione per denunciare il caso di @ som27imés. In questa sintesi vengono chiesti 11 anni di prigione al segretario generale, Ermengol Gassiot e sanzioni simili a 25 studenti dell'Università Autonoma di Barcellona (UAB) e un membro del personale amministrativo e dei servizi. In totale quasi 300 anni di carcere più condanne accessorie.

Il sindacato anarchico è sceso in piazza senza informare Interior. Lo ha fatto su un percorso che ha attraversato la Barcellona più turistica, da vicino ai cantieri navali a Plaça de Sant Jaume, passando per il viale. Quasi mezzo migliaio di sindacalisti hanno chiamato contro le processioni circostanti di grandi petardi e petardi. Non ci sono stati incidenti o agenti di polizia in nessun momento.

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luglio 062016
 

Carta a companyes i companys: 11 anys i pico de presó

Ara que ja és públic, penjo la carta que he enviat a les meves companyes i companys de sindicat un cop hem conegut la petició fiscal pel cas 27 e altro ancora. Per si no ho recordeu, fa més d’un any la universitat on treballo, la Universitat Autònoma de Barcelona, va denunciar junt a una vice-rectora i altres persones a 25 estudiants i 2 lavoratori (un company del PAS i jo mateix) per un seguit de lluites sindicals i socials. Tot plegat ho podeu seguir també al blog de la CGT-UAB.

Companyes/ companys

Des que sóc secretari general de la CGT de Catalunya mai he volgut adreçar-me a vosaltres de manera personal, ja que entenia que l’SP de la CGT de Catalunya som un equip i volem expressar-nos com a tal. No obstant, avui he optat per fer-ho. I us explico el motiu. Com ja sabeu, fa un any i pocs mesos la secció sindical de CGT a la UAB va denunciar que la UAB havia iniciat un procés repressiu, amb denúncia penal inclosa, contra 25 studenti, un treballador del PAS i jo mateix.

Ara hem rebut l’escrit d’acusació de la fiscalia. En ell, en el que a mi m’afecta, formula les següents peticions per haver participat en una roda de premsa on donàvem, la CGT i altres col·lectius sindicals, recolzament a una ocupació de protesta al rectorat de la UAB:

- Delicte continuat desordres públics: 2 anys i 10 mesos de presó
- Delicte de violació de domicili jurídic: 2 anys i 9 mesos de presó
- Delicte de danys: 2 anys i 10 mesos de presó
- Delicte continuat coaccions : 3 anni
- Prohibició d’accés a la UAB (io, pertanto, al meu lloc de treball) durant 5 anni

Quan la notícia es faci pública hi haurà un comunicat de la CGT al respecte. Mentre, simplement, us volia en confiança posar en coneixement de la situació que encara no és pública. No cal que us digui que el ministeri fiscal segueix ordres del govern i que l’acusació és un autèntic despropòsit jurídic, segons asseguren els i les nostres advocades. Tenim molt clar que respon a una voluntat política d’atacar la lluita sindical i social contra la privatització de les universitats i els negocis que empreses i alguns professors/es fan amb aquest procés. Tenim molt clar que, Oltretutto, és un atac directe també a la CGT que tant a la UAB, a altres universitats i en molts altres espais protagonitzem una lluita en contra els interessos del capital i del poder.

Tot plegat, ens dóna encara més energia per seguir el camí que hem emprés.

Salute, lluita i llibertat

Ermengol Gassiot, Secretari General CGT Catalunya

luglio 062016
 

arton12021-4102aComunicat de la Confederació General del Treball de Catalunya

Volem informar que ens ha arribat l’escrit d’acusació de la fiscalia per les protestes estudiantils i sindicals a la UAB durant la primavera del 2013, durant les quals es va ocupar l’edifici del rectorat de la UAB l’any 2013. En una successió d’imputacions que qualifiquem de delirants i aberrants, s’acumulen peticions de presó que arriben fins els 11 anys i 5 mesos pel nostre secretari general, el professor Ermengol Gassiot, i peticions semblants per a 25 estudiants i un treballador del PAS (personal d’administració i serveis), delegat al comitè d’empresa del PAS pel sindicat CAU-IAC.

L’Ermengol, com a delegat de la Confederació General del Treball a la Universitat Autònoma de Barcelona i membre del Comitè d’Empresa, va donar suport als estudiants que van ocupar el rectorat l’any 2013, que posteriorment es va convertir en una ocupació de tots els col·lectius en lluita de la UAB, així com també a les mobilitzacions universitàries que es van realitzar durant el curs 2012-2013. En totes les ocasions, va mantenir una ferma lluita sindical contra l’anterior equip de rectorat. En la mencionada ocupació, alguns professors i personal d’administració i serveis (NON) van mostrar la seva solidaritat amb la seva presència a l’edifici, i fent les seves classes al rectorat.

La Universitat Autònoma de Barcelona s’ha personat com a acusació particular del present procediment. Es tracta de la primera vegada des del franquisme que una universitat pública denuncia penalment un professor i un membre del PAS per la seva pràctica político-sindical. I també és una situació quasi inèdita el fet que una universitat pública hagi denunciat penalment els seus propis estudiants.

La UAB no només s’ha personat com a acusació particular, sinó que també ha redactat informes per a la policia i ha perseguit clarament a aquelles persones que van ser contràries a la candidatura de l’anterior rector, Ferran Sancho. Tot plegat ha fet que el present procediment conformi una persecució indiscriminada de la lluita sindical i, pertanto, en una clara vulneració de l’exercici de drets fonamentals.

Aquesta brutal repressió i peticions fiscals basades en la revenja ideològica tenen com a objectiu acoquinar l’estudiantat, la comunitat universitària i la població en general.

Denunciem la persecució ideològica a la UAB contra tota oposició a la política de retallades i agressions a la universitat pública. Denunciem la responsabilitat i instigació de l’equip de Ferran Sancho en aquesta denúncia. Denunciem les mentides i revenges de l’ex-vicerectora Sílvia Carrasco, personada com acusació particular a la causa.

I recordem que a la CGT de Catalunya quan ens toquen a una ens toquen a totes, pertanto, no ens quedarem de braços creuats mirant com actituds feixistes pretenen engarjolar al nostre secretari general i a 26 persones que simplement feien una ocupació en defensa dels drets de totes i tots a una universitat pública, social i de qualitat.

Confederazione generale del lavoro della Catalogna
Segretariato Permanente della CGT della Catalogna

6 de juliol de 2016