Quale deve essere il motivo? (o le ragioni) di cui testimoniano molto bene le persone che vivevano in povertà durante il regime franchista e un sistema di previdenza sociale pubblica [quanti fratelli, parenti e conoscenti morti che sarebbero sopravvissuti con un sistema sanitario sufficientemente sviluppato, da anni 1950] attualmente denigrano apertamente il trattamento e la cura, centomila volte meglio di prima, che ricevono negli ospedali e nei centri sanitari quando vengono curati o ricoverati?
curiosamente, per la maggior parte, oppure non sanno che il sistema pubblico di Previdenza Sociale è alimentato dalle tasse dei lavoratori, oppure sono poveri ruffiani arroganti, di chi approfitta delle poche opportunità che ha per sentirsi “importante”; proprio come i maestri di cui hanno leccato fedelmente le scarpe per tutta la vita, per rimuovere il mostro Sindrome dell'Imperatore (questa volta frustrato) che faceva male dentro. Vale a dire… con la commessa del supermercato, con il dottore…
Il vostro ombelico liberale e “unico” non deve concepire il comune salvadanaio affinché ne traggano beneficio coloro che hanno la sfortuna di ammalarsi o disoccuparsi [Anche l'indennità di disoccupazione fa parte del fondo di previdenza sociale].
Le risorse sono quello che sono e noi contribuiamo attraverso le tasse al nostro lavoro. Potrebbero essercene di più? Voglio! Diventa anche la triste tradizione strutturale del clientelismo politico e dell’extraperlismo, nel nostro paese.
Le classi popolari non vivono esattamente giorni di gloria, incapaci nel tentativo di invertire l’offensiva implacabile di tutti i partiti politici che accettano di ungere gli ingranaggi del parlamentarismo liberale borghese per privatizzare i servizi sanitari, servizi di istruzione e coesione sociale e allontanarli da quelle che considerano “le mani morte del bene comune universale”. (la cosa pubblica)» alle gole voraci degli imprenditori privati.
Né questi megalomani dal loro ombelico sono conosciuti nelle assemblee organizzatrici delle rivendicazioni per il diritto all’universalità e alla qualità dei servizi di base: assistenza sanitaria, istruzione, Servizi del Settore [di coesione] Sociale, pensionamento prima 60 anni e con dignità). Assemblee che gridano disperatamente ai quattro venti la necessità della collaborazione di tutti (ma nessuno ha mai tempo "a seconda di cosa, chiaro. Questione di priorità».
Né nelle manifestazioni di piazza.
Tuttavia, al bar, nella sala d'attesa dell'ambulatorio, al supermercato… sì.
Malattie della memoria, sempre più collettivo, del 21° secolo.
Persone che non hanno fatto nulla di male nella loro vita, ma neanche loro hanno contribuito [né contribuiscono in alcun modo alla società].
Una grande alleanza tra il narcisismo, Edonismo, Adanismo, Cognata, Consumismo insoddisfatto e sindrome dell’imperatore.
Purtroppo può sembrare che non ci sia nulla da fare.
Oppure sì?
Ci sarà sempre resistenza, nonostante tutto, spingendo e camminando verso l’Utopia.